WALTER CHIARI
SANDRA MONDAINI
AVE NINCHI
nella commedia musicale di
GARINEI E GIOVANNINI
un mandarino per Teo
Musiche: KRAMER Coreografie: DONALD SADDLER
Scene e costumi: COLTELLACCI
con
Riccardo Billi
Carlo Delle Piane - Annie Gorassini
Chum Kem - Anne Marie Delos
Corrado Olmi - Le Gemelle Wells
Alfredo Censi - Angelo Pericet
LE SOLISTE
Muren Lesiey - Norma Day - Elizabeth Roland
Gil (?) Verne - Belle Kelly - Brigitte Kirfel - Liane Wells
Ros-Marie Wells - Anneleine Witkamp - Beverley Fuller
I SOLISTI
Ottavio Possidoni - Ennio Sammartino
Alberto Uzan - Ren O Marra - Gildo Fossati
Sergio Fadini - Livio Cesarani - Luciano Tacconi
Germano Moruzzo - R.Nato De Montis
e con
ALBERTO BONUCCI
REGIA DEGLI AUTORI
direzione artistica: ALBERTO BONUCCI
assistente alla regia: LINA WERTMULLER
assistente alla coreografia: SERGIO SOMIGLI
direttore d'orchestra: GIOVANNI LAMBERTI
Personaggi ed interpreti
IN ORDINE DI ENTRATA IN SCENA
Il signore in bianco Corrado Olmi
Il signore in nero Angelo Pericet
Teo Brosci Walter Chiari
Ignazio Fumoni Riccardo Billi
Rosanella Ferrante Sandra Mondaini
Zia Gaspara Ave Ninchi
Il regista Fracassoni Alfredo Censi
Nyta Chevrolet Anne Marie Delos
Il notaio Lucio Feri Alberto Bonucci
L'angelo biondo Annie Gorassini
Lo stagnaro Carlo Delle Piane
Il cinese Chum Kem
PRIMO SIGNORE o SIGNORE IN BIANCO. Tipo colto abbastanza caratteristico da essere in seguito facilmente riconoscibile.
SECONDO SIGNORE o SIGNORE IN NERO. Tipo polemico e nervoso. Anche lui caratteristico.
TEO BROSCI. Giovane impetuoso senza lavoro e idee precise, se non quella precisissima di godersi la vita a tutti i costi. Almeno così la pensa all’inizio del lavoro. Fa la comparsa ed è un tipico giovane che vuole assomigliare ai cinematografari: bluejeans, giubbotti, maglioni, camicie incredibili. Quando avrà i soldi invece, avrà un guardaroba un po’ eccentrico, da miliardario di buon gusto.
IGNAZIO. Capocomparsa. Classico fiore dei cinema. Quanto di più classicamente dritto e imbroglione ci sia nella categoria.
ROSANELLA. Costumista di cinema e teatro. Sembra bruttina soprattutto per come si veste. Capelli corti rossi. Occhiali. Tipo da intellettuale in cui, però, si nasconde un cuore da signorina Felicita. E non si nasconde neanche tanto. I complessi che le impediscono di vestirsi in maniera femminile, una volta vinti, ci riveleranno una ragazza carica e un po’ sofisticatella.
ZIA GASPARA. Zia di Rosanella. Ex soubrettina di Macario, ingrassatella. Nel suo vestiario è rimasto qualcosa in più che la fa riconoscere subito per una donna di teatro.
REGISTA. Classico regista di film in costume.
AIUTO REGISTA. Biondino, troppo biondo, effeminatello, delicatino.
NYTA CHEVROLET. Bellissima, formosa e sexy. Di professione strip-teaseuse. Ma di rango lievemente superiore in quanto arrivata al cinema e ai miliardari. Veste in modo eccentricamente elegante.
NOTAIO. Elegante, raffinato, gaudente, con un alone da vieux gommeur. Tutto di lui deve esprimere joie de vivre e bonomia. Solo qualche particolare deve far intuire sotto la sua piacevolezza qualcosa di più.
ANGELO BIONDO. Bionda e volto angelico, eccentrica con un ricordo da ingenua.
STAGNARO. Tipo di trinaricciuto in tuta.
CINESE. Misterioso, piccolo, tipico cinese.
COMPARSE
Prendono parte alla vicenda in ruoli diversi
I Solisti e Le Soliste
L'azione si svolge in Roma nell'Agosto del 1960.
"AGLI ESTREMI CONFINI DELLA CINA VIVE UN MANDARINO COSÌ RICCO CHE LE SUE RICCHEZZE SONO INESTIMABILI.
SE A TE, UOMO, DICESSERO CHE PREMENDO UN CAMPANELLO PUOI FAR CADER MORTO QUEL MANDARINO SENZA CHE NESSUNO NE SAPPIA MAI NIENTE, ED EREDITARE COSÌ LE SUE FAVOLOSE SOSTANZE, TU, UOMO, CHE FARESTI?
PREMERESTI QUEL CAMPANELLO? "
La storia della commedia musicale Un Mandarino per Teo narra le vicende di una comparsa cinematografica, appunto Teo, che riceve una proposta davvero particolare.
Ogni volta che schiaccia un campanello, riceve l’eredità di un Mandarino che muore in Cina. Un sortilegio macabro che viene offerto dal diavolo in persona. Teo, pentito della scelta fatta, capisce di dover staccarsi da questo legame ma i soldi spesi sono troppi.
In parte riesce a restituire i soldi poi grazie all’aiuto degli amici recupera l’intera somma.
Il prologo
Uno studio di Cinecittà, nel quale la comparsa Teo incontra un signore in bianco e un signore in nero che gli propongono uno strano quesito e lo invitano a suonare un non meno strano campanello sotto lo sguardo incuriosito del capo-comparsa Ignazio.
Il primo tempo
(20 giorni dopo)
1. La casa di costumi, dove Teo vive in subaffitto dalla zia Gaspara che ha una nipote che si chiama Rosanella.
2. Uno studio di Cinecittà, dove Teo, poche ore dopo. riceve insulti dal regista Fracassoni e riceve altresì la notizia di una favolosa eredità dal notaio Feri.
3. La casa di costumi, dove Teo torna subito dopo, accompagnato dal notaio per ricevere un’amorosa telefonata dalla bella Nita Chevrolet e per dare un grande dolore alla povera Rosanella.
4. La villa di Nita Chevrolet, dove nella stessa sera, Teo partecipa ad uno spogliarello collettivo.
5. Una strada di Roma, dove a notte inoltrata Teo vuole per forza suonare i campanelli dei portoni, invano diffidato dal notaio.
6. La casa di costumi, dove, la mattina dopo, la zia Gaspara fa dei pettegolezzi sulla strana eredità, dove Rosanella va in cerca di prove d'amore: dove l'amico Ignazio parla di campanelli, dove uno stagnaro disserta sui mandarini e dove il nostro Teo, bersagliato da tutti i lati, inutilmente si rifugia nel sogno.
Il secondo tempo
1. La spiaggia di Tor San Lorenzo, dove il pomeriggio dello stesso giorno, si parla del nuovo miliardario.
2. La villa della Chevrolet, a Tor San Lorenzo, dove, poco dopo, Teo viene a ritrovare coraggio e serenità.
3. La casa di costumi, dove, un'ora dopo, zia Gaspara costruisce una nuova Rosanella.
4. Una strada di Roma, dove Rosanella si sente veramente "diversa".
5. La villa della Chevrolet, dove, un'ora dopo Teo passa da una meravigliosa avventura a una paurosa disavventura.
6. Cinecitlà, dove, poco dopo, Rosanella chiede aiuto agli amici di Teo.
7. La soffitta di Rosanella, dove, la stessa sera Teo conoscerà la verità.
8. La terrazza della casa di Rosanella dove alle dieci di quella sera si conclude la nostra storia.
Le canzoni dello spettacolo
- Svegliati, amore (al canto degli angeli) Canta Sandra Mondaini
- Soldi, Soldi, Soldi (Cantano Riccardo Billi e balletto)
- È un ragazzaccio (Canta Sandra Mondaini)
- Si pettegola (Canta Ave Ninchi e il balletto)
- Mi ha baciato (Canta Sandra Mondaini e balletto)
- Cha... cha... China (Canta Ave Ninchi)
- Teddy Bros, candidato (Cantano Alberto Bonucci e il balletto)
- Mi ha baciato (ripresa, cantata da Sandra Mondaini)
- Chi l'ha visto? (Canta Sandra Mondaini e balletto)
I TESTI DELLE CANZONI
quelli dei brani: 1, 2 e 10, 3, 5, 6, 7, 8
SVEGLIATI AMORE
SANDRA MONDAINI
Svegliati, amore, al canto degli angeli,
svegliati, amore, è un giorno bellissimo
Il nuovo dì
scrive nel cielo
buongiorno a te
Svegliati e canta
canta con me.
Svegliati, amore, al canto degli angeli
Sveglia il tuo cuore. È tempo di vivere
Tu sogni me
e io son qui col batticuore
Svegliati, amore per me.
SOLDI, SOLDI, SOLDI
RICCARDO BILLI E IL BALLETTO
Soldi, soldi, soldi quanti soldi
lodati siano i soldi
i beneamati soldi
perché
chi ha tanti soldi vive come un pascià
e a piedi caldi se ne sta.
Soldi, soldi, ovvero parabraschi
ti danno donne e whisky
salute e figli maschi
perché
chi ha tanti soldi vive come un pascià
e a piedi caldi se ne sta.
Viva i soldi!
Prendi
spendi e spandi
non domandare da dove provengano
Dindi
tanti dindi
che nelle tasche ti fanno din din din…
Oooooohhh…
Soldi soldi soldi toccasana
di questa quotidiana
battaglia della grana
perché
chi ha tanti soldi vive come un pascià
e a piedi caldi se ne sta.
È UN RAGAZZACCIO PERÒ GLI VOGLIO TANTO BENE
SANDRA MONDAINI
È un ragazzaccio
è un ragazzaccio
però gli voglio tanto bene
Io che ci faccio
con questo straccio
di decolté.
È un ragazzaccio
che ragazzaccio
buttarlo fuori mi conviene
ma come faccio
poi se lo caccio
mannaggia a me… mannaggia a me.
Che cosa sono? Il suo comò
che dove lui mi mette sto
ma quando torna gli dirò
(Minacciosa) Oh, Teo!
(Un po’ meno) Teo!
(Piangendo) Teo!
Io lo minaccio
poi non lo faccio
mi sdilinquisco appena viene
perché… perché…
io si… lui no…
È un ragazzaccio
ma gli voglio tanto bene.
(Squillo di telefono. Musica in sottofondo. Va a rispondere al telefono) Pronto?… Ah, sei tu, Teo!… Sì, capisco, il notaio era importante… Però scappare così… Mi ero tutta vestita… Ma, certo, amore, ti perdono… Però domani sera usciamo insieme, eh, Teo?… Teo… Teo… È caduta la comunicazione. (Riprende rasserenata a cantare)
È un ragazzaccio
È un ragazzaccio
però mi vuole un po’ di bene… (Balla. Si rivolge al manichino)
Sei un ragazzaccio
un gran pagliaccio
mi fai soffrire mille pene… (Balla)
Mio bel drittone dimmi un po’
ma mi vuoi bene oppure no
che vai cercando non lo so
Oh, Teo… Teo… Teo… (Con differenti toni)
Ate… ate… ate… ate…
Sei un ragazzaccio
ma ti voglio tanto bene. (Ballo di Rosanella col manichino di Teo. Buio)
M’HA BACIATO
SANDRA MONDAINI E IL BALLETTO
M’ha baciato… m’ha baciato
ho scoperto la felicità
m’ha baciato… m’ha baciato
mamma mia, che effetto che mi fa
voglio urlare… cantare… ballare
lasciatemelo far
forse sogno, ma se sogno, son felice
di sognar.
Ma son sveglia… tutta sveglia
non fui mai più sveglia di così
ed è vero… proprio vero
sissignori, m’ha baciato qui.
Ed a perdifiato ripeterò:
m’ha baciato… m’ha baciato
impetuosamente
prepotentemente
amorosamente mi baciò.
M’ha baciato… m’ha baciato
ma perché un bacio fa così
m’ha svuotato… m’ha suonato
m’ha levato tutti i venerdì.
Mille strane campane lontane io sento
scampanar
la mia testa suona a festa
e lo voglio raccontar.
M’ha baciato… m’ha baciato
piango e rido ma non so perché
son felice… strafelice
vorrei far felice chi non è.
Ed a perdifiato
ripeterò:
m’ha baciato… m’ha baciato
improvvisamente
prodigiosamente… favolosamente mi baciò.
CHA-CHA-CIAINA
AVE NINCHI
Cha-cha-cha
cha-cha-cha
cha-cha-ciaina
ciaina-ciaina-ciaina-ciaina-cià
cha-cha-cha
cha-cha-cha
cha-cha-ciaina
ciaina-ciaina-ciaina-ciaina-cha-cha-cha
cha-cha-cha
cha-cha-cha
cia-cia-ciacolemo in so e in giò
cha-cha-cha
cha-cha-cha
cha-cha-ciaina
alla barba di Confucio… ciò-ciò-ciò
È tutto giallo in questo bel paese
gialla la febbre, il fiume, il cielo e il mar.
Se nei gialli separé
sono gialle le musmè
già giallognolo si fa
il cha-cha-cha
Giallo come il risotto milanese
o come un libro giallo o giallo-club
E al cospetto del codin
d’un itterico a Pechin
già giallissimo si fa
il cha-cha-cha
cha-cha-cha
cha-cha-cha
cha-cha-ciaina
tutto giallo d’odio contro te
Contro te
ch’offendesti
la Ciaina
la vendetta più feroce… c’è… c’è… c’è…
TEDDY BROS CANDIDATO!
(Numero musicale della presentazione di Teo)
ALBERTO BONUCCI E IL BALLETTO
NOTAIO - Teddy Bros
io vi presento il vostro Teddy Bros i
l nuovo vero leader democratico
diplomatico l’uomo che
il mondo c’invidierà.
Teddy Bros
che razza d’uomo è questo Teddy Bros
un uomo che combatte per il popolo
con il popolo
e dal popolo vien.
Ma quale Fidel Castro
ma quale Nasser
che Maresciallo Tito
questo sì ch’è un condottier.
È più ricco
sia detto inter nos
questo è il vero Teddy
questo è il grande Teddy
questo è il vostro Teddy Bros.
CORO - Teddy Bros
NOTAIO - Sì…
CORO - Il nostro candidato è Teddy Bros
NOTAIO - Sì, si, si.
CORO - Che oltre ad esser vero democratico
è simpatico
è pure ricco
non ruberà
CORO - Teddy Bros
NOTAIO - Sì, così.
CORO - Che deputato è questo Teddy Bros
NOTAIO - Certo sì
CORO - Un uomo che combatte
NOTAIO - Per il popolo
CORO - E dal popolo vien
Ma che Alessandro Magno
che Napoleon
che Amintore Fanfani
questo sì che è un gran campion
E pure bello
sia detto inter nos
questo è il vero Teddy Bros
NOTAIO - Sì
CORO - Questo è il grande Teddy
NOTAIO - Si
CORO - Questo è il nostro Teddy Bros
RIPRESA DI M’HA BACIATO
SANDRA MONDAINI
S’è voltato
s’è voltato
s’è voltato pure quello là (Uno le fischia)
m’ha fischiato (Le fa l’occhiolino)
ha ammiccato (Uno le dice “A bona”)
s’è occupato della mia bontà
ho bloccato… intralciato
ingorgato
il traffico perché
i passanti tutti quanti
si dirottano per me.
M’ha sfiorato
che sfiorato
m’ha toccato
e non si ferma là.
Senti senti
che commenti
riguardanti pure la mammà.
Finalmente un uomo
al mio passar
s’è voltato
mi ha guardato
sì ma è più prudente
come fosse niente
disinvoltamente svicolar.