LISISTRATA
DONNA MODERNA
Il titolo della commedia non deve indurre a credere che Lisistrata sia il
nome di un'acrobata da circo.
Infatti trapezio non è che il vestito di tale forma geometrica lanciato dalla moda, mentre Lisistrata è proprio una copia riveduta, corretta ed aggiornata della omonima protagonista della famosa commedia di Aristofane.
La trama ci dice infatti che Spartani e Ateniesi, tanto
per cambiare, sono in lotta feroce fra loro.
Lisistrata, come tutte le altre donne della città, disapprovano le inutili stragi di questa inutile guerra e per farle smettere ricorre all'unica arma in suo possesso: proclama lo sciopero non solo delle mogli, ma di tutte le donne e le incita a rifiutare i loro vezzi agli uomini.
Lo sciopero ottiene l'effetto voluto. I mariti, guerrieri prodi ed ostinali diventano deboli ed inermi davanti agli usci chiusi delle loro consorti.
Così alla fine la pace si celebra e l'amore coniugale trionfa.
Fonte: il programma della commedia musicale.
PERSONAGGI ed INTERPRETI
(per ordine di entrata in scena)
Il coro IL QUARTETTO CETRA
Lisistrata DELIA SCALA
Euro NINO MANFREDI
Il messaggero GOFFREDO SPINEDI
Dimitrione PAOLO PANELLI
Samio MARIO CAROTENUTO
Bettide ELIANA SILLI
Tatianide AVE NINCHI
Criseide CLAUDINE LONGET
Polipoide NIEAVES ESLAVA
Prendono parte alla vicenda in ruoli diversi le Soliste ed i Solisti
In Grecia intorno all'anno 400 a. C.
LE SOLISTE
MAURIZIA CANDI
SHEILA CARR
ANNAMARIA CORSINI
JULIE FAIRHURST
ANNA KUTZKO
JOSEPHINE LISLE
CLAUDINE LONGET
MIREILLE MECHIN
ANGELA WHITE
GIANNA ZORINI
I SOLISTI
LIVIO CESERANI
WILLY COLOMBINI
MIMMO DEL PRETE
ALVARO FUSÈ
ROCCO LEGGIERI
ALDO MORANO
OTTAVIO POSSIDONI
NOEL SHELDON
SERGIO SOMIGLI
GOFFREDO SPINEDI
TONI VENTURA
Un trapezio per Lisistrata è una commedia musicale del 1958 di Garinei e Giovannini.
Si tratta della rivisitazione di una commedia di Aristofane.
Siamo nel 1958, e in quegli anni un problema assai importante tiene in sospeso il mondo: la “Guerra fredda” tra America e Russia.
Su questo gli autori, attualizzando la storia narrata da Aristofane nella sua commedia, hanno inserito elementi ironici: gli ateniesi rappresentano gli americani, gli spartani i russi.
Il punto centrale del racconto è la scelta di tutte le donne, guidate da Lisistrata, di combattere la guerra con uno sciopero che deve convincere i maschi a non fare più la guerra.
Una iniziativa, questa, che si diffonde rapidamente anche oltre i confini della Grecia.
In pratica le donne decidono di astenersi dai doveri coniugali finché non sia concordata una pace serena e duratura.
La situazione coglie impreparati i mariti che via via nella vicenda si ritrovano impotenti e non riescono a trovare soluzione adeguata.
Come ogni commedia greca che si rispetti viene mantenuta la presenza del coro che narra e cuce la vicenda cantando le musiche di Gorni Kramer, rese famose dall'interpretazione del Quartetto Cetra.
I titoli dei brani:
Atto primo
1 O genti di tutta la Grecia
2 Concertato dei tre balconi
3 Il trio dello sciopero
4 La ronda del sabato sera
5 Ognuno ha il suo raggio di sole
6 Donna
7 Numi...Numi... Numi
8 Prendila con filosofia
9 Questa è femminilità
10 Femminilità
11 Crumira
Atto secondo
1 La guerra di Troia
2 Canzone della ginnastica
3 Chissà
4 Perdonali o grande Aristofane
5 Ognuno ha il suo raggio di sole
“Il Quartetto Cetra”
Prendetela con filosofia
Bello ed istruttivo
È il parco dei filosofi
E meditar
In ogni occasione
La meditazione
È fonte di liberazione
E come se fossimo celebri filosofi
Noi deambuliam
E a voi, beneamati discepoli
Raccomandiam:
Prendetela con
Prendetela con, con filosofia
F-i-l-o-s-o-f-i-a
Prendetela con
Prendetela con, con filosofia
Filosofia
Filosofeggiando
Leggendo
Ponzando
Dissertando sulla virtù
Tingiamo di rosa
Qualunque sia cosa
Pure il presente
Che è blu, troppo blu
Stradipinto di blu
Prendetela con
Prendetela con, con filosofia
F-i-l-o-s-o-f-i-a
Prendetela con
Con, con, con, con filosofia
Filosofia
Potete ignorare
Chi osa affermare
Che il sabato sempre domenica è
Prendetela con
Prendetela con, con filosofia
Prendetela con
Prendetela con, con filosofia
Prendetela con
Prendetela con, con filosofia
Ti manca la casa?
C'è sempre la botte
Giorno e notte pronta sarà
L'amato tuo bene ha preso il fugone?
Pensa a Platone
L'amore platonico ti basterà!
Prendetela con
Prendetela con, con filosofia
Prendetela con
Prendetela con, con filosofia
Filosofia
Vivendo e studiando
Pensando e ponzando
Filosofeggiando che male ti fo?
Prendetela con
Prendetela con, con filosofia
Prendetela con
Prendetela con, con filosofia
Con filosofia
Ia-ia-o-o-o
Filoso-
Filoso-
Filoso-
Filoso-
Filoso-
Filoso-
Filosofi-A!
G. e G. formula del successo
La materia della commedia suggerita da Aristofane ha offerto a Garinei e Giovannini, ormai conosciuti sotto la semplice sigla di G. e G., il pretesto di un’azione teatrale vivace, animata e beffarda, abilmente svolta in parodia e con chiare allusioni alla guerra fredda, calda o tiepida odierna fra Occidente ed Oriente.
In questo nuovo lavoro, che tanto meritato successo sta ottenendo dappertutto, gli autori si sono avvicinati ancora di più al traguardo che da tempo perseguono: cioè a una commedia musicale di gusto moderno, senza allontanarsi dalla rivista, ma difendendosi dalle sue facili lusinghe.
Perché "Lisistrata” è veramente uno spettacolo divertente, diverso dal solito e sorretto da fertilità d'invenzione, gaiezza di motivi, malizia di situazioni e spirito di dialogo.
Il tempo scelto dagli autori avrebbe potuto indurli a eccedere nella salacità di dubbio gusto e invece hanno saputo contenere la scabrosa e piccante materia nei limiti di una vigile misura.
Garinei e Giovannini, dopo tante vittoriose esperienze, hanno questa volta affrontato una difficile impresa che hanno saputo condurre in porto, superando brillantemente tutti i problemi che si sono presentati per la sua realizzazione.
Fonte: il programma della commedia musicale.
Pietro Garinei nacque a Trieste il primo febbraio del 1919 ed è morto a Roma il 9 maggio del 2006.
Sandro Giovannini nacque a Roma il 10 luglio del 1915 ed è morto a Roma il 26 aprile del 1977.
Entrambi sono da considerarsi i veri fondatori di quel genere di spettacolo che prese il nome di commedia musicale.
Laureato in farmacia il primo e in giurisprudenza il secondo, si conobbero nelle redazioni del “Corriere dello sport” e della “Gazzetta dello sport”.
Già prima di conoscersi ciascuno per proprio conto preparava spettacoli per intrattenere gli studenti il primo e i soldati italiani in Albania il secondo.
Garinei e Giovannini sono indubbiamente una delle coppie più influenti nella storia del teatro italiano, particolarmente noti per aver introdotto il genere della commedia musicale nel panorama teatrale del paese. Pietro Garinei e Sandro Giovannini hanno lasciato un'impronta indelebile non solo nel teatro, ma anche nella cultura popolare italiana.
La loro storia inizia con un incontro casuale nelle redazioni sportive di importanti giornali, ma si trasforma presto in una collaborazione artistica che ha segnato un'era nel teatro italiano.
Dai primi spettacoli di rivista come “Cantachiaro”, dove si mescolava satira politica con musica jazz, alla creazione di opere di grande spettacolarità come “Al Grand Hotel” e “Gran Baraonda”, Garinei e Giovannini hanno dimostrato una straordinaria versatilità e capacità di adattamento ai gusti del pubblico.
La svolta decisiva è arrivata nel 1952 con l'introduzione della commedia musicale italiana, che ha segnato una nuova fase nell'evoluzione del teatro leggero nel paese.
Opere come “Attanasio cavallo vanesio” e “Tobia la candida spia” hanno aperto la strada a una serie di successi che hanno consolidato il genere e hanno fatto di Garinei e Giovannini i principali esponenti della commedia musicale italiana.
La loro abilità nel coniugare trame complesse con momenti comici e patetici, insieme a una cura minuziosa per gli altri elementi dello spettacolo come la musica, le coreografie e le scenografie, ha reso i loro spettacoli irresistibili per il pubblico. Lavorando con grandi interpreti e musicisti come Renato Rascel e Gorni Kramer, hanno creato un universo teatrale unico che ha conquistato il cuore degli spettatori in Italia e all'estero.
Anche nel mondo della televisione hanno lasciato il segno con trasmissioni di successo come “Il Musichiere”, confermando la loro straordinaria capacità di adattarsi ai mezzi di comunicazione più moderni.
Dopo la scomparsa di Giovannini, Garinei ha continuato a lavorare con la stessa intensità, portando avanti la tradizione della commedia musicale italiana fino alla sua morte. Il loro metodo di lavoro, caratterizzato da una frenetica attività creativa e da una cura maniacale per i dettagli, ha contribuito a rendere i loro spettacoli dei veri capolavori dell'arte teatrale, celebrati ancora oggi per la loro originalità e brillantezza.
Avevano la capacità di ritagliare le parti sull'indole recitativa degli interpreti.
Delia Scala - l'attrice che più di altri diventò artisticamente un tutt'uno con i due – a tal proposito dichiarò: "Gli spettacoli di G&G sono come i vestiti di Valentino: con le pinces giuste, ti si adattano addosso e ti valorizzano".
Enzo Biagi ha scritto su loro:
“Che nomi nelle locandine dei loro spettacoli: il Quartetto Cetra, con la grazia di Lucia Mannucci, le Bluebell, con gambe che come la Provvidenza, arrivavano ovunque, Wanda Osiris, una leggenda che dialogava con Alberto Sordi, nella parte agra di un guitto da avanspettacolo; le gemelle Kessler, dimostrazione vivente delle infinite possibilità dei cromosomi; un’altra coppia indimenticabile, Delia Scala, vibrante, gentile, limpida e Walter Chiari, quanto talento buttato con generosa incoscienza alle platee; Marcello Mastroianni, nientemeno, un simbolo, nella quasi ovvia parte di Rodolfo Valentino; Nino Manfredi, Paolo Panelli e Bice Valori; un inno all’allegria. E ancora Renato Rascel, un corazziere piccolo piccolo, che pareva nato dalle invenzioni di Chaplin e di Cecov; e Johnny Dorelli, strappato alla canzone, che ricorda anche un De Sica garbato interprete di piccole umanissime avventure; e Gino Bramieri, così bravo che non ho mai capito perchè il cinema non gli abbia offerto anche ruoli drammatici; e l’Aldo Fabrizi di Rugantino , e il Modugno di Rinaldo in Campo e poi quello straordinario attore, ballerino, imitatore, narratore di storie che è Enrico Montesano. A tutti Garinei e Giovannini hanno offerto la grande occasione: non hanno mai sbagliato un copione o una regia, hanno sempre rispettato il pubblico, hanno segnato i nostri palcoscenici e anche il costume.”
IL QUARTETTO CETRA
Il Quartetto Cetra, noto anche come I Cetra, è stato un gruppo vocale italiano attivo per oltre quarant'anni, dal 1941 al 1988. La formazione più celebre e duratura del quartetto era composta da Felice Chiusano, Giovanni "Tata" Giacobetti, Lucia Mannucci e Virgilio Savona, quest'ultimo marito di Lucia Mannucci. Il gruppo si distinse per le sue capacità vocali eccezionali, le armonizzazioni delle canzoni e i testi umoristici ma sempre di buon gusto.
Dal 1940, iniziarono come Quartetto Egie, successivamente divennero Quartetto Cetra nel 1941. Il loro debutto avvenne alla radio e presto divennero molto popolari, esibendosi nei principali caffè-concerto di Roma e registrando per l'etichetta discografica EIAR. Nel 1947, la formazione subì un cambiamento quando Enrico De Angelis lasciò il gruppo e fu sostituito da Lucia Mannucci, stabilendo la formazione più celebre del quartetto.
Negli anni '50, il Quartetto Cetra consolidò la propria fama con successi come "Nella vecchia fattoria" e "Dimmi un po' Sinatra". Parteciparono anche al Festival di Sanremo del 1954 con diverse canzoni. Nel 1955 vinsero il Festival internazionale della canzone di Venezia con "Vecchia Europa".
Negli anni '60 e '70, continuarono a ottenere successi con brani come "Vieni vicino... dammi la mano" e "Juanita Banana". Nel 1971, condussero il programma televisivo "Stasera sì".
Negli anni '80, si dedicarono a programmi televisivi come "Cetrarca" e "Il Bingoo" per Antenna 3 Lombardia, oltre a partecipare al varietà televisivo "Al Paradise".
Il Quartetto Cetra ha lasciato un'impronta indelebile sulla cultura italiana, con le loro canzoni divenute vere e proprie icone nazionali. La loro versatilità artistica, combinata con il loro talento comico e musicale, li ha resi uno dei gruppi più amati e influenti nella storia della musica italiana.