È stato progettato nel 1939 dal gruppo Barilla-Gentile-Mellia-Sambito ed è caratterizzato da una facciata in travertino con loggiato neoclassico di quattordici colonne, in stucco bianco e capitello in stucco dorato, ed un imponente affresco di Chiancone e Barillà.
“Il Teatro Mediterraneo” fu inaugurato il 9 Maggio del 1940 alla presenza di Vittorio Emanuele III e dell’on. Vincenzo Tecchio: fa parte del maestoso complesso della Mostra d'Oltremare, nel quartiere Fuorigrotta di Napoli.
Artisticamente fu invece inaugurato dalla “compagnia dell’Accademia”, diretta da Silvio D’amico, con il dramma di Metastasio “Attilio Regolo”.
Fu distrutto dai bombardamenti di Napoli del 1943, cosa che determinò la totale chiusura dell’area lasciata in totale abbandono alla fine del conflitto.
Luigi Piccinato ne progettò l’interno due volte: la seconda nel 1952, in occasione della riprogettazione dovuta alla distruzione del 1943.
Il teatro si affaccia sul piazzale Colombo e sull’ingresso della Mostra sul piazzale Vincenzo Tecchio.
Il portico sottostante al colonnato si apre su una elegante sala di 800m², pavimentata di serpentino verde, con funzione di centro di smistamento, dalla quale partono due rampe di scale che permettono l'accesso ai piani superiori che danno sulla sala del Teatro e nel salone dei congressi.
La sala del teatro ospita 820 posti a sedere e presenta un palcoscenico da 105 m², sul quale vi è, a sua volta, un palcoscenico girevole circolare di 13,50m di diametro, ed uno schermo di 12 x 6,5 metri.
La ricostruzione iniziò nel 1948 e la riapertura avvenne l’8 giugno 1952; dal 28 al 30 settembre di quell’anno ospiterà la prima edizione del “Festival di Napoli”. Successivamente poi a partire dal 1955 ogni anno fino al 1963.
Altre manifestazioni che vi si svolsero furono il “Giugno della canzone napoletana” nel 1961, il “Gran festival di Piedigrotta” nel 1962, la “Piedigrotta: le nuove canzoni di Napoli” nel 1973.
Dopo anni di inattività e restauro, (tutta l’area affrontò un lungo periodo di abbandono e degrado causato dall’insediamento degli sfollati del terremoto dell’Irpinia del 1980) finalmente nel 1997 il Teatro recupera la sua funzione per le attività congressuali.
Dal gennaio 1999, il prezioso complesso fieristico, parte integrante del patrimonio storico-artistico della città, poté assurgere a nuova vita.
L'Ente nel 2001 diviene '"Mostra d'Oltremare Spa", nuova società di gestione, partecipata da Comune di Napoli, Regione Campania, Provincia di Napoli e Camera di commercio di Napoli, e ha dato inizio ad un sensibile programma di riqualificazione e valorizzazione, congiunto a un progetto di sviluppo economico-aziendale.