Catalogo dei libri scelti di Luigi Lubrano di Napoli
Arte, Storia, Napoleonica... Edizioni rare... Incunabuli, Libri a figure, Legature, Manoscritti.
Esposizione 19, 20 e 21 ottobre 1917 - Vendita 22, 23, 24, 25, 26, 27 Ottobre 1917
Inserisco la lettera che Luigi Lubrano indirizza alla “Casa D'Aste Lino Pesaro”, di Milano, e la risposta indiretta che Lino Pesaro inserisce direttamente nel catalogo.
Luigi Lubrano si vede costretto a “chiudere” la sua attività e quindi praticamente a “svendere”, mettendolo all'asta, il suo prezioso tesoro.
Non inserisco commenti a spiegare la ragione di questo catalogo e di questa vendita, essendo a tal motivo ben esaustiva la lettera che Luigi Lubrano ha scritto e che ritroviamo presente, unitamente alla risposta, nelle prime pagine del catalogo stesso.
Napoli, 20 Giugno 1917
Casella postale 485
Egregio
Signor Lino Pesaro
Milano
Memore della vostra amicizia, e della serietà della vostra Spett. Casa , il cui nome è legato a tutte quelle vendite fortunate, che hanno avuto luogo in questi ultimi anni a Milano, e che, per la sapiente organizzazione, assunsero a veri avvenimenti di arte, mi rivolgo a voi per affidarvi la liquidazione dei miei libri.
Essi rappresentano una parte di me stesso, in quanto mi rievocano tutto un periodo di intenso lavoro, di affannose e pazienti ricerche.
Nel mese di Giugno u. s. vi scriveva: che, dall'avvenuta cessione della mia azienda libraria antiquaria, aveva trattenuto questo nucleo di opere scelte, di edizioni rare, perché dovevano formare la base del mio futuro commercio, che avrei sviluppato con criteri nuovi, allorché, assolti i miei doveri di soldato e di cittadino, avrei ripresa la mia attività Commerciale.
Un cumulo di eventi e molte altre considerazioni mi tolgono ogni possibile calcolo per l'avvenire, e quindi sono venuto nella determinazione di realizzare anche questi miei libri, dai quali mi distacco non senza profondo rammarico.
Un pensiero solo mi conforta, ed è quello che questi volumi non saranno malamente dispersi; ma, mercè la vostra rispettabile Casa, andranno ad arricchire pubbliche e private biblioteche.
Ai miei vecchi ed affezionati clienti, ai miei colleghi tutti, rivolgo il mio commiato, con una preghiera di eliminare ogni eventuale dubbio dal loro animo, sulla fermezza della mia determinazione, e di presenziare alla vendita per non avvilire, per un incontrastato e vil prezzo, la maggior parte di questi libri, non comuni sul mercato.
Molte volte simili liquidazioni nascondono un mezzo, sia pur lecito, di speculazione; ma nel caso mio rappresenta la conseguenza di una decisione irremovibile, resasi necessaria, ripeto, dalla mia attuale condizione di soldato, che mi assorbe ogni attività ed ogni pensiero.
Questa mia formale dichiarazione, che, a priori, faccio a voi, la vorrete rendere di pubblica ragione, con quei mezzi che riterrete più opportuni,
La serietà e la lealtà della vostra Casa suggellano poi tutta la mia fiducia per la buona riuscita della vendita.
Una cordiale stretta di mano
dal vostro dev.mo
LUIGI LUBRANO
La lettera che Luigi Lubrano mi indirizza, affidandomi la vendita dei suoi libri, ho ritenuto di renderla di pubblica ragione, inserendola in questo catalogo, perché penso che nessuna prefazione potrebbe meglio definire questa vendita.
Essa accenna le ragioni che indussero il signor Lubrano a tale determinazione, e nessuno, forse meglio di me, che da tempo conosco ed apprezzo l'animo e l'intelletto suo, sa valutare il sacrifizio al quale egli si è deciso.
Conosco la maggior parte dei libri da lui scelti, da anni, quando, nelle mie brevi peregrinazioni a Napoli, soleva passare qualche ora nel suo negozio di Via Costantinopoli.
Li ricordo ordinati, catalogati con accurata e sapiente cognizione, in scaffali appositi, come se si staccassero dal resto di decine di migliaia di volumi che costituivano la sua azienda commerciale.
L'amicizia che ho per lui mi acconsentiva qualche domanda e quanta felicità si scorgeva nel suo sguardo alla soddisfazione di mostrarmene di preziosi ed introvabili.
Essi rappresentavano l'orgoglio della sua azienda e difficilmente si decideva a vederne. Tutta la sua clientela Io ricorda per provata esperienza, ed io stesso che varie volte ho avuto l'incarico da miei amici o clienti di trattare l'acquisto di qualche
volume da lui posseduto, mai son riuscito a persuaderlo per vendere qualcuno di quei che egli definiva: «I miei libri».
Luigi Lubrano, forte tempra di lavoratore, coscienzioso per quanto intelligente e colto negoziante, vigile, pronto, accorto, molte volte in lui prevaleva il temperamento del raccoglitore.
Tutto gli piace, tutto lo interessa, la bibliografia lo assorbe, e siccome ha il bernoccolo e la passione del raccoglitore, con il senso pratico dell'uomo d'affari, così accadde che durante il suo periodo di attività commerciale, ha cercato, cercato ed ha
trovato.
Quando nelle sue mani capitava un'edizione rara in lui prevaleva più che il negoziante, l'amatore, lo studioso, ed era impossibile non riusciva ad impossessarsene.
Il suo ingegno naturale, sorretto dalla cultura, alimentato dalle maggiori conoscenze, sempre più ampliate; i viaggi in Inghilterra, in Francia, in tutta Italia, dove in ogni città ha conoscenti e clienti, hanno contribuito a formargli una giusta rinomanza che è da tutti riconosciuta la sua competenza.
Le discussioni, le polemiche in materia bibliografica, sapientemente condotte, ed i suoi cataloghi superbi e ricercati, gli procurarono non pochi attestati di stima e di considerazione.
Oggi Luigi Lubrano si stacca da tutto quanto gli costituiva intima soddisfazione, godimento intellettuale, orgoglio, che solo sa comprendere e valutare chi ha la passione delle ricerche e del raccogliere.
A questa determinazione egli è venuto dopo matura riflessione, dopo aver considerato il momento attuale in rapporto al- la sua azienda, alla quale nessuna attività egli può dedicare, perché assolutamente assorbito dai suoi doveri di soldato, che, con anima italiana, egli assolve.
È un periodo di giovanile ed onesta attività che con questa vendita si chiude.
Luigi Lubrano è ancora giovane di età ed ha ricca l'anima di nobili sentimenti e la mente di avveduti propositi, e, se mi è lecito rivolgergli un augurio, è quello: forte del dovere compiuto verso la Patria nostra, coll'esperienza del passato, colla stima e la simpatia che lo circondano, egli ritorni alla sua attività commerciale ed intellettuale, non appena, compiuti i destini d'Italia, la pace sarà ritornata fra i popoli.
LINO PESARO
LA DESCRIZIONE DELLA VENDITA
La vendita si apre con alcune opere di arte, fra cui vari lotti sulle maioliche. Seguono varie opere storiche e Napoleoniche, notevole fra cui una legatura originale in marrocchino alle armi di Napoleone I dipinte sui piatti. Poi libri di viaggi, con il famoso viaggio di William Coxe, in Svizzera, in un esemplare in marrocchino con le bellissime tavole all'acquatinta, incise da Smith, ed un Album di vedute di Saint Moritz e l'Engadina, in acciaio, superbe. 35 lotti di opere musicali, teatro e feste musicali, fra cui, notevolissimi: due autografi di musica sacra del Donizetti, quattro albums di coetinni all'acquarello per balli ed opere teatrali da rappresentarsi, documenti originali per la storia del teatro italiano, e la festa di Monaco del 1835, in cui intervennero tutti i Sovrani e Nobili d'Europa, con le bellissime 50 tavole di costumi, colorate all'acquarello. La vendita continua con alcuni lotti di libri sul giuoco degli scacchi, gastronomia, caccia, cavalcare, un esemplare del trattato di calligrafia del Tagliente, libro interamente inciso in legno, quattordici opere grammaticali del XVI secolo; per chiudersi con 10 libri di medicina dei primissimi anni del XVI sec. fra cui due manoscritti di Segreti medicinali, un volume di Aforismi ed il Regimen Sanitatis del Magnini, libro prezioso oltreché raro.
La seconda vacazione è dedicata interamente alle edizioni antiche e rare. S'inizia con 10 opere grammaticali dei primi anni del XVI secolo, fra cui la famosa Grammatica del Fortunio del 1519 ed il Vocabolario dell'Acharisio che è pure il primo libro impresso in Cento nel 1543. Seguono 43 lotti di letteratura italiana, con il Libro del peregrino del Caviceo nella rarissima edizione del Minuziano di Milano del 1515, i Ragionamenti dell'Aretino nella prima ed originale edizione del 1584, la Gloria d'amore dell'Olympo impresso in Venezia nel 1539, in un magnifico esemplare in marrocchino alle armi De Mello, ed un Rosario della Madonna del 1556, interamente inciso in legno, libro celebre quanto i libri d'ore, più ricercato e più difficile a rinvenire, in un bello esemplare, perché più di uso comune ai suoi tempi. È notevole come non se ne veda un esemplare sul mercato da moltissimi anni. Seguono alcuni libri francesi con il Cortigiano del Castiglione, in francese, nell'edizione del 1592, il Tassoni con le celebri figure del Gravelot. Le temple de Gnide con le figure del Monnet ed un Almanacco di Gotha del 1778 con le celebri figure del Chodowiecki. Continua con alcuni libri spagnoli, notevolissima la prima edizione del 1553 del Cavallero determinado, romanzo di cavalleria di Lamarche, che mancava perfino alla Collezione spagnola del Salvà.
Poi varie edizioni rare di classici latini e greci, alcuni libri di bibliografia, numismatica, aereostatica, scienza militare e guerresca del XVI secolo, geografia antica; per finire con 14 lotti di giurisprudenza, arte notarile e feudale del XVI secolo, fra cui le celebri Repetitiones impresse nel 1526 in 6 volumi in folio grande.
La terza vacazione è per la maggior parte dedicata all'arte, vite di pittori, guide artistiche e cataloghi di arte. Per chiudersi con alcuni lotti di libri antichi di storia sull'Ungheria, la Polonia, Turchia, Giappone, Terra Santa, Egitto, Casa Savoia, con in ultimo 15 lotti sulle eruzioni dell'Etna, del Vesuvio e sui tremuoti. Di questa vacazione citiamo: un esemplare intonso del Vasari con le annotazioni del Milanesi, una copia del Filangieri Indice degli artefici delle art maggiori e minori, la Pinacoteca Veneta dello Zanotto, I capolavori della Pinacoteca di Torino, del D'Azeglio, il Catalogo delle stampe, del Malaspina. E fra i libri antichi: il celebre Viaggio da Venezia al Santo Sepolcro impresso nel 1537 con le numerose ed interessanti figure in legno di Zoan Andrea Vavassore ed un esemplare intatto del Viaggio di Cristoforo Colombo descritto da Fernando Colombo, impresso nel 1678, libretto diventato addirittura introvabile.
La quarta vacazione è interamente per la letteratura italiana in edizioni del XV-XVI secolo. Con 12 edizioni di Boccaccio fra cui la prima (senza data ma impressa a Firenze circa il 1481) del Corbaccio; cinque opuscoli di Savonarola del XV secolo, fra cui La espoitione del pater noster, che contiene 3 figure grandi e 12 piccole; 30 lotti di edizioni di Dante e libri su Dante, con due edizioni del XVI sec.: quella celebre del Marcolini impressa nel 1544, in un magnifico esemplare con legatura recente imitazione Dusseuil XVII sec. con fregi di oro, e quella di Lione impressa dal Rovillio nel 1552, con legatura identica. Seguono 14 lotti del Petrarca, con la celebre edizione in folio del 1515 con le superbe grandi figure ai Trionfi, ed una del 1532, in un esemplare con legatura originale con impressioni a secco, a personaggi, preziosissima. Sei lotti per Ariosto e 12 per Tasso; per finire con altre edizioni rare di letteratura italiana del XVI sec. fra le quali citeremo soltanto le Rime del Carafa impresse a Genova nel 1559 e quelle di Vittoria Colonna del Valgrisi impresse nel 1548.
La quinta vacazione comprende esclusivamente libri di storia italiana ed è suddivisa per Città e Provincia per ordine alfabetico. Ogni numero di questa vacazione ha un interesse particolare. Troviamo infatti il Bertoli: Aquileja - Masini: Bologna - Manna: - Capua - Guarneri: Catania - Ammirato, Bruto, Segni, Yriarte per Firenze - il Sesti Piante, città, piazze e castelli di Milano - la Mappa topografica di Carlo III di Napoli del 1775, in un esemplare freschissimo, intatto — il Parrino e Castaldi: due libri di feste del XVII secolo. — Zezon Storia del Regno di Napoli con 32 vedute e 41 grandi ritratti in folio, nei loro ricchi costumi. Un esemplare con le figure colorite superbamente all'acquerello dei tipi militari dello stesso Zezon, un esemplare completo della Biblioteca storica letteraria di Sicilia per cura del di Marzo, la prima edizione della celebre Storia di Sicilia del Fazello; ed in fine tra 17 lotti su Venezia notiamo un esemplare della Storia Veneta in 150 quadri, del Gatteri, e lo Zompini Le arti che vanno per la via, in un superbo esemplare intonso, di prima tiratura.
La sesta vacazione è tutta per le edizioni rare e preziose: Incunabuli, libri a figure, legature originali antiche, e manoscritti, Il clou della vacazione, che è poi di tutta la vendita, è rappresentato da un esemplare dell'Esopo di Francesco del Truppo impresso in Napoli nel 1485.
Libro quanto mai celebre per la bellezza e la ricchezza delle figure.
È uno dei più ricercati e preziosi volumi del XV secolo. Ed è notevole che da moltissimi anni non se ne veda un esemplare sul mercato, e le ultime celebri collezioni d'incunabuli vendute all'asta, Hoe. Huth e Pembroke ne facevano difetto!! Un magnifico esemplare dell'Omero greco nei commenti dell'Eustazio impresso dal Blado a Roma nel 1542, gli fa degna compagnia essendo anch'esso un libro preziosissimo ed importante, e per cui ben a ragione Dibdin, citandolo, dice: «The most splendid monument of greek erudition and greek printing» Citiamo ancora di questa importante vacazione le 20 legature originali antiche, notevolissima quella alle armi di Pio V; e tra i manoscritti il celebre poema del Karima del poeta persiano Sa' adi in lingua indiana, con tre grandi miniature, di cui una rappresenta il Poeta stesso.
La settima vacazione s'inizia nuovamente con libri di letteratura italiana tra cui notiamo un bellissimo esemplare di Bertoldo Bertoldina e Cacasenno nella edizione veneziana del 1739 con le 20 figure in rame, e la prima edizione del Misogallo dell’Alfieri. Seguono 25 lotti di libri di filosofia dei primi anni del XIX secolo, quasi tutti legati uniformemente in marrocchino non fregi di oro e taglio dorato.
14 opere di scienze occulte con l'Agrippa, Kircher, Raimondo Lullo e G. B. della Porta, quattro libri di Statuti e Storia della frammassoneria, per continuare con 11 lotti di matematica del XVI secolo, un volume del 1817 del modo di navigare sott'acqua assolutamente sconosciuto, alcuni libri di architettura, 6 lotti di astronomia con l'Albumasar impresso nel 1515, per finire con 60 lotti di medicina con Mesue del 1523, Galeno del 1512, Hippocrate, Mercuriale, Haller, Heister e Morgagni.
L'ottava ed ultima vacazione non è meno interessante di tutte le altre. Si apre con 22 lotti di libri dialettali, fra cui un manoscritto autografo di Cajo Domenico Gallo della traduzione di Ovidio in dialetto siciliano ed un Dizionario siciliano dello stesso; proveniente dalla Biblioteca Lizio Bruno, inedito. Seguono vari libri di nobiltà ed ordini religiosi, alcuni lotti di storia naturale, antichi, libri di giardini e fontane, fra cui un magnifico esemplare intonso del Krafft; e rare edizioni antiche, libri a figure, classici; per chiudersi con alcuni libri di giurisprudenza, arte notarile e feudale del XVI sec. con tutti i classici del diritto romano in antichissime e rare edizioni.