“La minidonna”
…è una rivista teatrale italiana scritta da Antonio Amurri, Maurizio Jurgens e Franco Torti e interpretata da Sandra Mondaini, Antonella Steni e Ave Ninchi.
La trama ruota attorno alle vicende di un gruppo di donne che affrontano le sfide e le gioie della vita quotidiana.
Ambientata in un contesto contemporaneo, la pièce esplora tematiche come l'amore, l'amicizia, il lavoro e l'autorealizzazione attraverso il filtro dell'umorismo e della satira. Le protagoniste sono caratterizzate da una grande varietà di personalità e situazioni, che vanno dalle aspiranti attrici alle casalinghe, dalle lavoratrici alle donne in carriera. Attraverso situazioni comiche e dialoghi brillanti, la rivista offre uno sguardo divertente e spesso provocatorio sulla condizione femminile nella società moderna.
Propongo anche un testo/commento Estratto da:
“Vita e Pensiero - Tanto per ridere” di Marco Garonzio. Pagina 324.
Non viene riportato l'anno di pubblicazione ma, considerando che lo spettacolo è stato rappresentato nel 1967, non dovremmo essere molto lontani da quell'anno:
“La Minidonna” è una rivista di Amurri, Jurgens e Torti, interpretata da Sandra Mondaini, Antonella Steni e Ave Ninchi. Rappresenta il tipico spettacolo comico, tutto basato sulla battuta facile, sul lazzo, sulla parodia e che solo la bravura delle interpreti, sia come singole che come gruppo, riesce a tenere al di qua dei limiti dell'avanspettacolo; ne fanno le spese vari uomini politici, personaggi della cronaca mondana, fatti di costume, problemi all'ordine del giorno e sulla bocca di tutti, avvenimenti recenti.
Ma anche se il linguaggio e lo spirito non sono sempre da educande, sarebbe errato rifiutare in blocco simili spettacoli; magari possiamo e anzi dobbiamo criticare alcuni scadimenti, ma bisogna stare molto attenti a non sovrapporre giudizi moralistici, che oltre a non far prendere lo spettacolo solo per quello che è, finiscono per far perdere di vista i punti validi."
NEL PRIMO TEMPO...
1 …senza di lui, le minidonae...
Tutta la compagnia
2 ...ci parlano tanto di lui.
Sandra Mondaini, Antonella Steni
3 La madre comprensiva ha una tiglia grandicella...
Ave Ninchi, Maria Pia Conte
4 ... Le mammine italiane hanno le carrozzine piene.
Sandra Mondaini, Antonella Steni, Ave Ninchi
5 Dentro un telefono c'è una voce amica.
Ivy Holzer. Maria Pia Conte, Marina Ninchi
6 . . dentro una cornice c'è l'uomo dei sogni...
Antonella Steni
7 ...il quale, a volte, è dentro un camice bianco.
Sandra Mondaini
8 Quando l'uomo non fa più sognare, si arriva con
lui ai ferri corti: ferri da calza
Marina Ninchi
9 È bello coronare i propri sogni, anche se le corone
sono un po' funebri
Sandra Mondaini. Antonella Steni, Ave Ninchi, Ivy
Holzer, Anna Baj
10 E un bel di vedremo un fil di «fu»
Sandra Mondaini, Antonella Steni Ave Ninchi
11 Nella vita è bene spogliarsi di ogni preconcetto,
se si crede all'amore...
Ivy Holzer
12 …anche quando lo si butta in politica...
Anna Baj
13 ... in «alta» politica...
Sandra Mondaini, Antonella Steni
14 ... dove i colpi bassi diventano salutari...
Ave Ninchi
15 …e le zingare fanno previsioni già previste.
Sandra Mondaini, Antonella Steni
16 Se gli uomini subiscono il fascino della poltrona,
le donne non resistono a quello della sedia
Ivy Holzer, Annalise, Anna Baj, Moria Pia Conte
17 C’é il traffico che ci assorella...
Sandra Mondaini. Antonella Steni
18 …quindi fraternamente preghiamo.
Tutta la compagnia
NEL SECONDO TEMPO...
1 ... le donne a mini-servizio...
Annalise, Anna Baj. Marta Pia Conte, Marina Ninchi
2 …rispondono anche al telefono.
Ave Ninchi, Ivy Holzer
3 E la soubrette senza boys...
Sandra Mondaint
4 …finisce con l'andare al teatro cabaret.
Tutta la compagnia
5 …La massaia no. È in tutt'altre faccende affaccendata
Antonella Steni
6 …al massimo si gioca a pari e dispari una ragazza alla pari
Ivy Holzer, Annaltse, Marina Ninchi
7 …la quale, essendo straniera, spesso non capisce
l'italiano medio
Annalise
8 …L'italiana media, invece, non capisce il latino quando va a messa.
Antonella Steni, Ave Ninchi, Anna Baj, Marina Ninchi
9 …Non capisce nemmeno la pubblicità per cui non si lascia influenzare .
Annalise
10 …Ci sono ragazze che si contentano di un manifesto
Sandra Mondaini Antonella Steni. Ave Ninchi, Annelise, Maria Pia Conte, Anna Baj, Marina Ninchi
11 …e donne che aspirano ad un monumento
Ave Ninchi, Ivy Holzer, Anna Baj, Maria Pia Conte, Marina Ninchi
12 Essere effigiate è stato sempre un sogno femminile fin dal lontano dugento
Sandra Mondaini, Antonella Steni
13 La copertina é una faccenda per attrici...
Ave Ninchi
14 …ma attrici si nasce
Sandra Mondaini, Antonella Stent
15 …e minidonne si diventa.
Tutta la compagnia
GLI AUTORI.
ANTONIO AMURRI
Antonio Amurri è stato un versatile scrittore, paroliere, autore televisivo e umorista italiano nato il 28 giugno 1925 ad Ancona e deceduto il 18 dicembre 1992 a Roma.
La sua carriera è stata caratterizzata da una vasta produzione di opere umoristiche e satiriche, sia per la letteratura che per la televisione e la radio.
Come scrittore, è noto soprattutto per i suoi lavori umoristici e satirici, tra cui "Piccolissimo", "Famiglia a carico", "Più di là che di qua" e i libri del "Discorso Costruttivo sulla Famiglia", come "Come ammazzare la moglie, e perché", "Come ammazzare il marito senza tanti perché", "Come ammazzare mamma e papà" e "Come ammazzare la suocera". Ha anche scritto per il teatro di rivista.
Nel campo dell'intrattenimento televisivo e radiofonico, Amurri ha lavorato come soggettista e autore per programmi di varietà molto popolari.
Uno dei suoi lavori più celebri è stato il programma radiofonico "Gran varietà", andato in onda per circa dieci anni a partire dal luglio 1966, che ha firmato in coppia con Maurizio Jurgens.
Inoltre, ha collaborato con Dino Verde e ha lavorato come redattore capo per il giornale satirico romano "Travaso" negli anni cinquanta.
Amurri è stato anche un prolifico paroliere, partecipando al Festival di Sanremo nel 1964, nel 1965 e nel 1968, e scrivendo per artisti di fama internazionale come Dusty Springfield e Mina.
Nel 2007, due delle sue canzoni, "Sono come tu mi vuoi" e "Conversazione", reincise da Irene Grandi, hanno riscosso successo negli anni Sessanta grazie alle interpretazioni di Mina su musiche del maestro Bruno Canfora.
Oltre alla sua carriera professionale, Amurri è noto anche per essere il padre del regista Franco Amurri, dell'autrice televisiva Valentina Amurri, di Roberta Amurri e dello scrittore Lorenzo Amurri, nonché il nonno dell'attrice italoamericana Eva Amurri, figlia di Franco Amurri e di Susan Sarandon.
La sua eredità artistica e familiare continua a vivere attraverso le opere dei suoi discendenti.
Fonte: liberamente tratto da Wikipedia.
MAURIZIO JURGENS.
Maurizio Jurgens è stato una figura poliedrica nell'ambito dell'intrattenimento italiano; nato il 17 aprile 1921 è deceduto il 6 settembre 1975 a Roma.
Dopo aver trascorso sei anni nella carriera militare, si è distinto come autore televisivo, regista radiofonico, commediografo e sceneggiatore. È noto anche per essere il padre di Stefano Jurgens.
La sua carriera nella RAI ha avuto inizio come rumorista, per poi passare alla regia radiofonica. Durante le prove delle trasmissioni di varietà, Jurgens era solito suggerire battute o spunti comici, che spesso venivano inseriti nei copioni, nonostante il regolamento aziendale che vietava ai registi di scrivere testi per gli spettacoli.
Nel 1960, Jurgens ha deciso di lasciare la RAI per dedicarsi interamente alla professione di autore. Ha firmato numerosi spettacoli radiofonici e televisivi, spesso collaborando con altri autori di spicco come Antonio Amurri e Sergio D'Ottavi. Tra le sue opere più celebri ci sono Gran Gala, Carlo, maestro di chic, Domani è domenica, Fine settimana e Le ballate dell'italiano.
Il suo maggior contributo alla radio è stato con Gran varietà, di cui ha curato i testi per diverse edizioni insieme ad Amurri e Dino Verde. Questo spettacolo è stato un grande successo per la radio italiana, caratterizzato da sketch, numeri comici e battute facili ed efficaci. Tra le rubriche più memorabili c'era "Eleuterio e Sempre Tua", una satira sulla vita di coppia.
Per la televisione, Jurgens è stato autore di varietà come Johnny 7, Sabato sera, Signore e signora e Speciale per noi. Ha anche avuto un ruolo marginale nel teatro, con spettacoli come “Il trogolo”, “La minidonna” e “Fratelli d'Itaglia”.
Jurgens è deceduto a Roma nel settembre 1975, all'età di 54 anni, lasciando un'impronta significativa nell'industria dell'intrattenimento italiano.
Fonte: liberamente tratto da Wikipedia.
FRANCO TORTI
Franco Torti (1927-1992) è stato un poliedrico autore italiano, attivo nel campo della televisione, del teatro, della radio e come paroliere.
Nel teatro, Torti ha collaborato con vari artisti, tra cui Maurizio Jurgens, Antonio Amurri, Guido Castaldo e Faele, contribuendo a diversi spettacoli come “La minidonna”, "Il trogolo" (1964), "I rompiglioni" (1965), "Helzap Happening" (1969) e "Forse sarà la musica del mare" (1974). Ha anche realizzato spettacoli per Erminio Macario, come "Non sparate al reverendo" (1967), con la partecipazione di Raffaella Carrà.
In televisione, Torti ha iniziato come sceneggiatore per caroselli nel 1959, ma ben presto è diventato noto come autore per programmi condotti da Corrado, Pippo Baudo e altri. Ha lavorato in diverse edizioni di programmi come "Domenica in", "Fantastico" e "Gran Premio".
Alla radio, è stato autore di cinque edizioni della trasmissione "Varietà, varietà" (1985-1987), oltre a collaborare ad altri spettacoli come "Monsieur le Professeur" (1967), con Carlo Dapporto e Sandra Mondaini.
Come paroliere, Torti ha scritto testi per artisti come Milva, Jimmy Fontana, i Gatti di Vicolo Miracoli e Sandra Mondaini.
Torti è scomparso all'età di 64 anni a causa di un attacco cardiaco. Suo figlio, Tiziana, ha seguito le sue orme come autrice radiofonica e televisiva.
Fonte: liberamente tratto da Wikipedia.