...potrà pensare "questo scrive queste cose per vendetta... dopo un anno e mezzo... la pietanza è ormai fredda... ormai può essere servita...
"Ma non è così....
Ho svolto con onore e soddisfazione per tanti anni un "mestiere" né semplice né facile.
Un mestiere difficile, complesso, che prevede e pretende il rispetto di regole e il rispetto delle persone con le quali ci si incontra.
Conosco vita, morte e miracoli della "Agenzia Commissionaria" e delle trappole che preparano a coloro che si rivolgono loro per gli approvvigionamenti necessari alla biblioteca che gestiscono.
Trappole che ho sempre cercato di evitate e smascherare quando possibile, mettendo spesso sull'avviso chi vi veniva coinvolto.
Conosco bene come sia possibile raggiungere gli stessi reciproci risultati e obiettivi senza per questo ingannare e sentirsi ingannati.
Ecco, voglio provare a ricambiare la stima e l'amicizia ricevuta aiutando a comprendere meglio e invitando a stare attenti e accorti quando si prospetta un incontro con chi rappresenta una agenzia commissionaria.
A qualsiasi titolo esso arrivi.
So di essermi comportato sempre in maniera corretta, con rispetto e professionalità nei confronti di tutti coloro che ho avuto la fortuna di incontrare.
Sopportando... e chi sa capisce a cosa mi riferisco... anche immotivati atteggiamenti di pura e gratuita aggressività da parte di "qualcuno" rispondendo sempre con il sorriso sulle labbra.
Questo è un "Mestiere", dicevo.
Mestiere ma anche una "Arte" affascinante e accattivante per la quale occorre passione e dedizione; sforzarsi a voler imparare non serve a niente.
Sopratutto pensare di sapere senza avere alcuna cognizione di ciò che si sta facendo e di come farlo.
Il "Mestiere" è il tipo di lavoro che svolge un artigiano, una persona che si mette ogni giorno in gioco.
Un lavoro che rispetta sopratutto coloro ai quali si presenta promettendo di svolgere il servizio chiestogli al meglio delle sue possibilità, dimostrando di sapere come farlo e di poterlo fare; prendendosi tutte le responsabilità di un seppur minimo errore o di una qualsiasi disattenzione.
Accollandosi anche quelli che sono errori forse commessi dal cliente stesso, alcune volte per inesperienza, altre per distrazione o superficialità.
Senza mai alcun tipo di pregiudizio.
Quale falegname nel ricevere una commessa presenterebbe al cliente un mobile diverso da quello richiesto rispondendo 'mi hai chiesto un armadio e io l'ho fatto. Se non ti piace non è un mio problema. Questa è la fattura e se non mi paghi ti denuncio'?
Ecco, questo è quello che accade oggi chiedendo a una qualsiasi agenzia commissionaria di effettuare una fornitura di riviste e libri.
Penso in verità a "una" in particolare... che sta in Italia, ma che "non è" proprio italiana...
Assicurano di fare tutto secondo quanto stabilito e addirittura contrattualizzato per iscritto.
Appena sorge un minimo problema o difficoltà, invece di effettuare un esame di coscienza per capire quale sia l'errore da correggere indipendentemente da chi lo abbia commesso, scatta nel responsabile della agenzia commissionaria la presunzione di aver piena ragione trattando il cliente alla stregua di un malfattore.
Ne ho ascoltati, letti e conservati quando messi per iscritto, giudizi e valutazioni a questo proposito!